Serata densa di contenuti quella organizzata da Zonta Club Cremona con ospite la dott.ssa Marina Azzini, giudice di sorveglianza presso il Tribunale di Mantova.
La dott.ssa Azzini, cremonese, da anni svolge appunto la delicata funzione di giudice di sorveglianza e durante la sua interessante conversazione ha illustrato le delicate funzioni del suo ufficio.
Il Magistrato di sorveglianza opera quando ormai l’autore del reato è già stato condannato e sta scontando la pena in carcere. E’ un incarico con molte complicanze umane, poiché al Magistrato di sorveglianza si rivolgono i detenuti che vogliono intraprendere percorsi alternativi o ottenere autorizzazioni a permessi al di fuori del luogo di detenzione.
Al Magistrato quindi compete il conoscere il detenuto, nei suoi aspetti più personali, verificarne l’autenticità e la consapevolezza della richiesta.
Spesso alcuni fatti di cronaca hanno imputato al Magistrato la causa della reiterazione di delitti da parte di persone a cui era stato concesso un trattamento alternativo; ciò è dovuto alla complessità della decisione e della conoscenza della persona.
Una riflessione particolare è stata dedicata dalla dott.ssa Azzini alla questione dei manicomi criminali, trasformati in strutture sanitarie residenziali (dette REMS) e in particolare a quello che era stato il grande manicomio di Castiglione delle Stiviere.
La dott.ssa Azzini non si è risparmiata nel rispondere alle numerose domande delle socie di Zonta visto l’interesse e l’attualità dell’argomento.